Moros Kids: dalla palestra alle competizioni

Ad Alghero il primo test

Finalmente la prima gara...

Si inizia accompagnati dai genitori per intraprendere un nuovo sport, per trovare nuovi amici, per crescere in un ambiente diverso, per spegnere un pò la grande energia che si sprigiona nel chiuso di una casa.

Ci sono tanti perchè a giustificare l’ingresso nella nostra Acccademia Moros.

All’inizio si è timidi, scoordinati e impacciati, man mano lezione dopo lezione si acquisiscono capacità motorie e caratteriali e competenze sulla disciplina sportiva.

Tanto materiale non può andare sprecato pertanto arrivano le competizioni a testare il lavoro fatto in palestra, a saggiare la  gestione delle emozioni a  divertirsi grazie alle capacità acquisite.

A questa ètà, alcuni hanno 6 anni altri 13,  ci sono grandi differenze ma tutti hanno lo stesso fine, gestire emozioni, gestire il proprio corpo, rispettare un regolamento, non eccedere con la forza ma fare affidamento tutto sulla tecnica.

I nostri ragazzi hanno rispettato tutto, abbigliamento, regole, tempi, pesi dichiarati, puntualità.

Il lavoro fatto in palestra ha ripagato intanto i Kids che si sono divertiti e hanno già preso appuntamento per la prossima competizione, i genitori e Nonni che hanno visto all’opera i propri pargoli senza rischi fisici ma con tanto sano agonismo nonostante la giovane età.

Infine l’aspetto gruppo, nonostante la disciplina sia individuale, hai alle spalle un gruppo che tifa per te, che ti fa i complimenti per la performance e questo messaggio è passato, tutti i ragazzi sono stati solidali con i propri compagni, aiutandoli nella vestizione e sostenendoli durante la prova.

I genitori:  grazie a loro per essersi affidati a noi nella crescita dei piccoli, ci affidano la cosa piu preziosa della famiglia e noi sentiamo l’onere di restituirglieli migliori di come li abbiamo ricevuti.

Il nostro è un lavoro di limatura continua, non solo tecnica, ma culturale, caratteriale, emotiva, dobbiamo cogliere tutti i segnali, saper trovare le giuste parole i giusti gesti e anche se vogliamo il giusto tono della voce per farci capire, per veicolare i messaggi.

Abbiamo un buon materiale umano e come giusto che sia non uniformato, non livellato, non omologato. Ci piace così perchè dà stimolo alle nostre competenze e rispecchia la natura umana.

Ora ci aspettano tante altre avventure che vivremo con i nostri piccoli fighter, con i genitori-accompèagnatori con i nostri Tecnici che li guidano in palestra e  e in gara.

Grazie a Roberto Spanu, Thomas Puggioni, Luca De Candia, Noemi Dau, Clara Dau, Mattia Tirotto, Cristian Fodde, Andrea Tanda, Andrea Moro, Gabriele Coratza, Gabriele De Candia, Martina Addis, Paolo Moro.